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RINASCE L’ISTITUTO TECNICO AGRARIO DI SANT’ANATOLIA DI NARCO

Domenica 21 febbraio 2016 il Sindaco del comune umbro di Sant’Anatolia di Narco ha inaugurato il nuovo complesso scolastico dell’omonimo Istituto Agrario. Il terremoto di fine estate ha colpito una vasta area geografica compresa tra Abruzzo, Marche e Umbria, la cosiddetta “area del cratere umbro”, creando rilevanti danni alla popolazione residente e al territorio.


“Il primo cittadino ha tagliato il nastro dell’Istituto alla presenza della presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Donatella Porzi, del sindaco di Scheggino, Paola Agabiti, della dirigente scolastica dell’Istituto di istruzione superiore “R. Battaglia” di Norcia, Rossella Lopa, e di Mario Barbetti presidente dell’Associazione “Amici dell’Istituto tecnico agrario”.


 

Il primo cittadino ha tagliato il nastro dell’Istituto alla presenza della Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Donatella Porzi, del Sindaco di Scheggino Paola Agabiti, della dirigente scolastica dell’Istituto di istruzione superiore “R. Battaglia” di Norcia, Rosella Tonti, e di Mario Barbetti presidente dell’Associazione “Amici dell’Istituto tecnico agrario”.




Tra i Comuni interessati, anche il piccolo centro di Sant’Anatolia di Narco, in provincia di Perugia, che rispetto ad altri paesi ha riportato danni di lieve entità. 
Lo stesso Istituto Tecnico Agrario Statale non ha registrato particolari problemi di stabilità ma è stato prudentemente chiuso per evitare inutili situazioni di pericolo per studenti, docenti e personale. 

L’Amministrazione Comunale ha quindi ritenuto opportuno trasformare gli eventi sismici, e le loro conseguenze, in una opportunità di rilancio: per l’Istituto stesso, ma soprattutto per il contesto territoriale e la sua popolazione. 

I finanziamenti ottenuti attraverso il Por FESR e le agevolazioni del Conto Termico erogati dal GSE, hanno consentito una completa riqualificazione ingegneristica e strutturale dell’Istituto all'insegna dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, e la copertura quasi totale delle spese preventivate per i lavori. Gli interventi e le tecnologie utilizzate, all’avanguardia, hanno permesso quindi la realizzazione di un edificio nZEB a dispendio energetico quasi zero per il riscaldamento, il raffreddamento, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l'illuminazione.

"Il nuovo edificio nZEB si configura pertanto come un’eccellenza architettonica ed energetica che riveste una notevole importanza anche di ordine sociale per tutto il comprensorio. L’edificio, con le sue aule rinnovate, luminose e belle, ospita infatti alunni che provengono dal territorio ternano, Spoleto, Spello e Foligno e questo processo di riqualificazione permette di contribuire a combattere il fenomeno dello spopolamento, un rischio molto forte per questi luoghi ricchi di storia e di cultura.”


 

Il nuovo edificio si configura come un’eccellenza strutturale ed energetica che riveste una notevole importanza anche di ordine sociale per tutto il comprensorio. L’edificio, con le sue aule rinnovate, luminose e belle, ospita infatti alunni che provengono dal territorio ternano, Spoleto, Spello e Foligno e questo processo di riqualificazione permette di contribuire a combattere il fenomeno dello spopolamento, un rischio molto forte per questi luoghi ricchi di storia e di cultura




Efficientamento energetico, fonti rinnovabili e sostenibilità ambientale hanno rappresentato le direttrici del progetto. Oggi l’Istituto Tecnico Agrario di Sant’Anatolia di Narco rappresenta un’eccellenza di edilizia scolastica con consumi energetici praticamente azzerati per il riscaldamento, il raffrescamento, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione e l’illuminazione.

L’immobile è passato da una classe energetica E a una classe A3, permettendo di risparmiare ogni anno oltre 79.350 kWh di energia primaria, immettendo in atmosfera 23,5 tonnellate di CO2 in meno. Gli ambienti interni, inoltre, sono stati resi confortevoli sia a livello di temperatura, grazie alle valvole termostatiche collocate in ogni aula, sia a livello di visibilità, con l’installazione capillare di sistemi di illuminazione a LED, che hanno conferito nuova luce a tutta la struttura.

Grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico, la quantità di energia complessivamente prodotta risulta persino maggiore di quella utilizzata.
Così per le casse del Comune, la Scuola, da voce di spesa che era in passato, arriva ora a rappresentare addirittura una fonte di reddito.