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​DA TODI RIPARTE L'ITALIA DELLA SOSTENIBILITA'

Venticinque anni fa l'università americana di Lexington, nel Kentucky, assegnò a Todi il riconoscimento di Comune più vivibile del mondo. Era il 1992 e oggi, nel 2017, Todi si candida anche a città più sostenibile d'Italia. Si tratta, del resto, di due facce della stessa medaglia perché oggi non si può essere “vivibili" se non si è “sostenibili". Non si tratta di un'opinione bensì di una certezza che ci ha spinto a dare tutto il supporto necessario per consentire a Todi e alla sua voglia di sostenibilità di accedere in tempi rapidi (solo 2 mesi) a incentivi importanti: ben 430mila euro, che corrispondono al 2,5% del suo bilancio, per 9 progetti di efficientamento energetico di edifici pubblici.

In particolare, il Comune di Todi ha chiesto la collaborazione del GSE nell'ambito del programma Sostenibilità in Comune per progetti di riqualificazione che riguardano Palazzo dei Priori, Palazzo del Capitano del Popolo, Uffici comunali di Piazza di Marte, la scuola Aosta, la scuola media Cocchi, la scuola elementare di Porta Fratta, la scuola elementare di Ponterio, la scuola materna Pian di San Martino, e la scuola materna di Pian di Porto. L'investimento complessivo è di circa 1.200.000 euro, dei quali 430mila sono incentivi in Conto Termico erogati dal GSE. Altri fondi arrivano da uno specifico bando predisposto dalla Regione Umbria. L'obiettivo per il Comune di Todi e le sue frazioni, è quello di arrivare al 2040 ad un'economia libera dalle fonti fossili, che si alimenti solo di energia rinnovabili. Per aiutare il Comune in questa road map, il GSE ha anche messo a disposizione un tecnico che ogni due settimane sarà a Todi per rispondere alle domande dei cittadini, degli operatori e del Comune stesso.

È fondamentale, infatti, ricordare che tutti noi abbiamo due grandi responsabilità nei confronti delle generazioni future: lasciare il nostro pianeta sano, vivibile e pulito e riuscire a trasmettere vera passione e interesse verso l'ambiente, l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Come possiamo farlo? Solo attraverso l'esempio concreto come quello del Comune di Todi. Un impegno che andrà ad impattare su altri tre grande settori, come la mobilità elettrical'agricoltura biologica e l'alimentazione a chilometri zero. Oltre ad aver predisposto un piano per l'installazione di colonnine elettriche per la ricarica delle automobili, il Comune prevede di portare cibo biologico e a chilometri zero all'interno delle scuole. Le stesse scuole oggetto degli interventi di riqualificazione energetico-ambientale premiati dagli incentivi del GSE.

Efficienza energetica, agricoltura biologica e alimentazione sostenibile: quanto accaduto a Todi rappresenta un circolo virtuosoSi tratta di un percorso di successo che genera un altro successo. Ed il Gse è sempre pronto a mettere a disposizione tutta la propria passione e dedizione – prima ancora delle sue competenze tecniche –  per promuovere la cultura della sostenibilità, attraverso lezioni sul territorio. Come quelle rivolte agli studenti di Todi, che in questo modo apprenderanno comportamenti virtuosi, li porteranno a casa e ne parleranno ai genitori, i quali a loro volta attiveranno altri comportamenti virtuosi. Da cosa nasce cosa, da un successo se ne genera un altro, da un piccolo seme può nascere un albero.

Il GSE intende perseguire l'unica strada possibile per il futuro delle giovani generazioni: quello di saper coniugare la bellezza paesaggistica e architettonica del nostro Paese, con lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Quello che è accaduto a una piccola realtà urbana, anche se storicamente e culturalmente di altissimo pregio come Todi, ne è un valido esempio.

Il tutto nella ferma convinzione, che il pianeta su cui viviamo costituisce un prestito dei nostri figli e non l'eredità dei nostri padri.