Nell'ambito del mix tecnologico che dovrà garantire il conseguimento degli obiettivi ambientali del prossimo decennio, il teleriscaldamento gioca un ruolo fondamentale per le sue capacità di
integrare l'efficienza con l'uso delle fonti rinnovabili e di
ridurre le emissioni inquinanti, in particolare nelle grandi aree urbane dove il problema è ancora più acuto.
Per sfruttare questo potenziale, le risorse del PNRR saranno impiegate per finanziare progetti relativi alla
costruzione di nuove reti o all'estensione di reti di teleriscaldamento esistenti, in termini di clienti riforniti, ivi compresi gli impianti per la loro alimentazione.
A tal riguardo è data priorità allo sviluppo del
teleriscaldamento efficiente, ovvero quello basato sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento.
Il target che si pone la misura di investimento è relativo allo sviluppo di
330 km di reti di teleriscaldamento efficiente e alla costruzione di impianti o connessioni per il recupero di calore di scarto per
360 MW, ipotizzando che il 65% delle risorse sia allocato per le reti (costo 1,3 mln a km) e il 35% circa sia dedicato allo sviluppo di nuovi impianti (costo di 0,65 mln a kW).
Il raggiungimento del target consentirebbe, a regime, di conseguire benefici di tipo energetico-ambientale pari a 20ktep annui di energia primaria fossile risparmiata e 0,04MtCO2 di emissione di gas serra evitati nei settori non ETS ogni anno.